12 Novembre 2024
Letteratura

Letteratura

Quattro minuti con Joaquin Vidal

Quattro minuti con Joaquin Vidal Plaza de toros de las Ventas, Madrid. Posto numero 17, fila 6, linea 10. Un uomo seduto sotto la pioggia, solitario; una mantella verde...

Mantillas en la tarde

È una sensazione unica quella che si prova standosene seduti in barrera a osservare gli altri spettatori che si dispongono sugli spalti riempiendo l’arena prima che inizi il combattimento. Questa fase costituisce...

Bar Sur. Un libro italiano

“Bar Sur” è il titolo di un romanzo di Lorenzo Brenci, nato nel 1967, scrittore senese, contradaiolo della Selva, e innamorato della Spagna, dei suoi tori e dei suoi toreri.

I tori di Jean Cau

Il 24 ottobre del 1960, un francese di nome Jean Cau, si chiuse in un piccolo albergo di Siviglia per iniziare a scrivere di tori. Era nato a Bram, dalle parti di...

Los mozos de Monleón

Fortuna di un romance taurino della tradizione orale spagnola Nella tradizione letteraria del vecchio romancero, già affermato in Spagna nel XV secolo, si distinsero due filoni a partire...

L’uomo, il toro, la compassione, la pietà

Il nuovo numero di Confronti, mensile di religioni politica società, è dedicato agli animali, al rapporto fra uomini e animali. Intitolato Gli animali che dunque siamo - il religioso, l'immaginario e il...

Civilón: verità e leggenda

Tutti gli aficionados conoscono la storia di Civilón il toro di Salamanca che divenne amico di una bambina. Assomiglia a una favola. Ha ispirato molti racconti. In rete si può trovare qualche...

Lo Specchio di Leiris

Specchio della tauromachia di Michel Leris (Miroir de la tauromachie, 1938) nasce dal coinvolgimento totale che l’autore ebbe con la corrida sin dal momento in cui vi assistette per la prima volta...

Eterno chupinazo

La festa sta esplodendo come ogni anno. Così raccontava il chupinazo Ernest Hemingway che nel 1926 rese la festa di San Fermin nota al mondo. Il brano celebre nella traduzione - riveduta...

Ancora sangue e arena

Ci sono libri così noti da finire nell'oblio, un po' come la fotografia della moglie e dei figli sulla scrivania dell'ufficio: a forza di tenerli sempre sotto gli occhi, i loro volti...