Corazón taurino

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1947

Vic che stringe lo scialle sul petto e si sporge dal tendido a cercare un po’ di speranza tra la sabbia macchiata dal sangue. Intorno il silenzio mentre gli uomini della cuadrilla trasportano fuori dalla plaza di Las Ventas di Madrid il corpo giovane di Gonzalo Caballero. Per due volte il toro lo ha trafitto, giù per 30 centimetri e poi di nuovo per 25 sull’arteria femorale. Vic sente una fitta al cuore, il calore che le percorre il collo e lo bagna, le gambe tremano, l’incarnato appassisce. Chi non si è mai domandato cosa provi chi ama arditamente un torero quando il toro lo incorna, alzandolo in aria per poi farlo ricadere sordo, ha puntato lo sguardo verso il dito.

Così facile desiderare quei corpi definiti nei trajes de luces attillati, la seta che segna la potenza, la vita alta che disegna le natiche, chi indossa quell’abito ha spezzato molti cuori. Difficile però pensarlo bucato, attraversato, macchiato, ferito. Una mano sulla spalla a confortarla, Vic segue con lo sguardo il corpo che lascia l’arena, fa per alzarsi, la mano la ferma. Vic non è una donna come le altre.

Victoria Federica de Todos los Santos de Marichalar y de Borbón è quinta in successione al trono di Spagna, figlia dell’infanta Elena e di Jaime de Marichalar, è nipote del re Felipe VI, Grande di Spagna dal 2000 e Dama illustre Solar de Tejada. Dona Victoria non ha niente a che vedere con Leonor, la bionda cugina futura sovrana di Spagna. Nella forza eversiva dei suoi 19 anni, nella distanza di sicurezza dal ramo più importante della famiglia reale, nei lunghi capelli scuri e nella pelle olivastra, nel corpo magro Vic ha tutta l’energia della ribellione. Vic che fuma, che balla, che beve, che ama un matador de toros di 27 anni di nome Gonzalo Caballero.

Che scandalo a corte ma che fuoco nel cuore. I giornali di gossip che fotografano la giovane coppia unirsi in un abbraccio all’ippodromo de la Zarzuela, poi a una sfilata di moda, a una partita di calcio. La chiamano un’amicizia speciale. Poi la consacrazione, là dove tutto ormai viene ufficializzato con un post. Lui che pubblica su Instagram una foto insieme a Vic scattata a Lora del Rio. Gli occhi negli occhi, la chiama il suo “talismano”. Per la stampa spagnola è l’indizio finale. Un amore taurino di sangue reale. Ma come potrebbe essere altrimenti. Vic che ha ereditato l’afición dal nonno paterno, il re Juan Carlos, e ha conosciuto il 27enne Gonzalo grazie al fratello Felipe Juan Froilàn, che con lui ha debuttato in un tentadero. Per lei la corrida è un fatto di famiglia.

Ma quando si alza per raggiungere il suo Gonzalo trafitto, una mano la ferma. Il richiamo all’ordine reale non incontra il suo favore. La principessa ribelle si alza e corre nell’infermeria de Las Ventas. Oltre allo staff medico sono quattro le persone nella piccola sala dalle pareti bianche. E Victoria è una di queste. Il responso è serio, lo stato del torero molto grave per la tremenda perdita di sangue. Immediato il ricovero nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Francisco de Asìs di Madrid. Due le operazioni che permetteranno al diestro di recuperare uno stato di leggero miglioramento. Due le visite che la giovane farà al suo torero. Oggi, dicono le riviste, solo un amico speciale ma fino a qualche settimana prima un grande amore.

Che succede però quando un torero trascorre lunghe settimane lottando tra la vita e la morte, mentre tutto continua a scorrere fuori dalle finestre di una stanza di ospedale? Migliorano le condizioni, la sedazione viene ridotta, si riprende l’alimentazione, le ferite si rimarginano e i primi passi incerti si tentano in una corsia. Intanto una principessa ribelle deve pur difendere la sua reputazione e i tabloid non tardano a raccontarla vicina a un nuovo amore. E’ un dj, Jorge Bàrcenar, conosciuto in una delle tante pazze notti madrilene. A 19 anni, si sa, una passione non basta e mentre gli studi in una costosa università privata occupano le sue giornate, la notte a scaldare il suo cuore ora ci sarebbe una nuova afición.

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