L’Unione degli abbonati alla Maestranza ha sollecitato il governo andaluso a sollevare dall’incarico il presidente José Luque Teruel, reo di aver concesso a El Juli un trionfo immeritato e un giro d’onore del tutto ingiustificato al toro di Garcigrande. Parole poco tenere anche per altri due presidenti dell’arena, Fernández Rey e Anabel Moreno, ai quali il sodalizio consiglia un corso accelerato di conoscenza del toro.
A proposito de El Juli, il signorotto tiene duro e sbeffeggia il sistema a sorteggio: “A Las Ventas ci vengo alle condizioni che dico io, non a quelle che mi impongono. Sono una figura, le figuras sono quelle che tirano la festa e riempiono le arene, c’è una gerarchia da rispettare, non ho mai condiviso la formula del bombo”.
Roca Rey sul bombo: “Nessuno mi ha imposto nulla, ho scelto liberamente di entrare nel sorteggio perché è una sfida che mi attira e per gratitudine verso il pubblico di Madrid. Mi è toccato Adolfo, è una ganaderia che desideravo”.
Tafalla prosegue il cammino sul sentiero del torismo integro: corride di Moreno Silva e Prieto de la Cal, due nomi che fanno salivare gli aficionados, novillada di Las Monjas.
Madrid, situazione al botteghino: no hay billetes già acquisito per le corse del 22 maggio (Parladé) e del 15 giugno (Victoriano del Río), in entrambe Roca Rey. Ultimi posti disponibili per i Juan Pedro del 24 maggio, e situazione già calda anche per un pugno di altri spettacoli tra cui certamente la terza su tre delle partecipazioni dell’uragano peruviano. No hay billetes ieri per la porta grande di Perera con Fuente Ymbro.
Brutto colpo per Alain Bonijol, proprietario della rivoluzionaria scuderia che porta il suo nome: leggeri, addestrati con precisione, i suoi cavalli assicurano un tercio de varas fluido e spettacolare. Nove esemplari sono stati trovati positivi all’anemia infettiva equina e verranno abbattuti, la mandria intera è in quarantena, Bonijol non potrà lidiare fino al prossimo agosto ma lo stop rischia di essere anche più lungo.
La sedicente umorista francese Elodie Poux, in una emissione radiofonica dello scorso settembre, si era esercitata in una prova di discutibile sarcasmo avente per destinatario Thomas Joubert e l’incidente che un paio di giorni prima aveva rischiato di togliergli la vita nell’arena di Bayonne: il suo show disgustoso non era passato inosservato negli ambienti del toro, e con discrezione l’entourage del torero decideva di passare alle vie legali. Elodie Poux è stata condannata a 2.500 euro di sanzione più altri 2.000 di risarcimento allo stesso Joubert.
Lo faceva Joselito el Gallo, emulando il gesto di Curro Cúchares, torero che aveva la sua piena ammirazione. L’ha replicato alcuni giorni fa a Siviglia Morante de la Puebla, fervente gallista (tanto da aver acquistato alcuni anni fa quella scrivania di legno che fu proprio di Joselito e che oggi troneggia nell’ufficio privato del torero andaluso), come omaggio appunto al re dei toreri: un attimo prima di armare la spada per la messa a morte ha preso il fazzoletto bianco che teneva in una tasca della sua giacchetta e ha pulito delicatamente la fronte del toro.
Domenica 12 maggio a Vergèze (Gard, Francia) un novillo di Blohorn ha deciso che la corsa del pomeriggio non era cosa per lui e fracassando un portone è riuscito ad uscire dalle stalle: una volta nel piazzale ha seminato il panico tra gli aficionados riuniti sotto ai tendoni per il pranzo, ha travolto e ferito cinque persone ed ha finito i suoi giorni centrato dai colpi di pistola di un poliziotto.