Si avvicina un weekend di fuoco per la tauromachia spagnola.
Dopo mesi di crisi deflagrata con la pandemia, le grandi celebrazioni riaprono le due capitali del toro: Madrid e Siviglia.
Sull’arena di albero della Maestranza sono tornati a far sognare toreri di arte. Ma la vera novità della stagione è Morante de la Puebla, ispirato e pronto a sfidare tori che nessuna figura di oggi accetta di fronteggiare. L’artista puro chiuderà domenica il ciclo con la tradizionale corrida di Miura. Un avvenimento che chiama a raccolta tutti gli appassionati indistintamente.
A Las Ventas intanto la temporada autunnale gira la boa della sua metà. Sabato è attesissimo Juan Ortega dopo le meraviglie mostrate a Siviglia, e domenica Antonio Ferrera si chiude a sfidare in solitario sei tori di Adolfo Martín.
Ma è fuori dalle capitali che si può lanciare lo sguardo per immaginare un futuro della tauromachia. A Villamanrique, nella Mancha profonda, si terrà sabato in una plaza portatile la prima corrida nella storia del paese. Saranno Manuel Escribano, Román e Joaquín Galdos a inaugurare la tradizione durante la festa di San Miguel.